Liberamente tratto da “Gli sdraiati”

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(Non è stato difficile trovare un modello per l’illustrazione, ci è bastato girare lo sguardo verso il divano di casa…)

Eccola qui una delle nostre pagine preferite. E’ un piccolo gioiello.

Leggetela con calma e non perdetevi nessun dettaglio, assaporate ogni suono ed ogni odore. Immaginate di essere seduti nel salotto di casa di Michele Serra, mettetevi comodi…

Eri sdraiato sul divano, dentro un accrocco spiegazzato di cuscini e briciole. Annoto con zelo scientifico, e nessun ricamo letterario. Sopra la pancia tenevi appoggiato il computer acceso. Con la mano destra digitavi qualcosa sullo Smartphone. La sinistra, semi-inerte, reggeva con due dita, per un lembo, un lacero testo di chimica, a evitare che sprofondasse per sempre nella tenebrosa intercapedine tra lo schienale e i cuscini, laddove una volta ritrovai anche un würstel crudo, uno dei tuoi alimenti prediletti. La televisione era accesa, a volume altissimo, su una serie americana nella quale due fratelli obesi, con un lessico rudimentale, spiegavano come si bonifica una villetta dai ratti. Alle orecchie tenevi le cuffiette, collegate all’iPod occultato in qualche anfratto: è possibile, dunque, che tu stessi anche ascoltando musica. Non essendo quadrumane, non eri in grado di utilizzare i piedi per altre connessioni. 

Devo essere rimasto lì a guardarti un minuto buono. Cercando un capo e una coda in quel groviglio iperconnesso. A un certo punto ti sei accorto della mia presenza. Non ti sei voltato, hai mantenuto occhi e orecchie sui tuoi terminali e hai continuato a digitare. Ma hai sentito il bisogno di dirmi qualcosa, o meglio di biascicarmelo perché non potevi o non volevi sollevare più dello stretto indispensabile la mandibola accasciata sul petto. E di questo qualcosa ti sono grato: primo perché mi hai rivolto la parola, secondo perché hai diradato almeno per qualche giorno i miei presagi sull’inarrestabile degrado dell’umanità.

Mi hai detto: -E’ l’evoluzione della specie.

Vi è piaciuta? Io non ne ho mai abbastanza quando la leggo!

E se anche voi avete avuto la stessa sensazione… allora non potete perdervi questo appuntamento del Gruppo Abele: Michele Serra che leggerà dal vivo!

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Se volete saperne di più cliccate qui.

2 thoughts on “Liberamente tratto da “Gli sdraiati”

  1. …e dire che il libro era vagato per casa un mesetto, transitando da un comodino alla mensola, prima che fosse restituito alla mia collega costretta ad ammettere di non averlo neanche aperto. È bastato un incontro ieri sera per tenermi stamani incollata al letto sino all’ultima pagina, il primogenito sta per cominciare la sua lettura, alla secondogenita piacerebbe tanto incontrare i figli dell’autore….

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